Metodologia utilizzata e modalità operative

(progetto “Vivi il museo!” – Museo Cascella, Pescara)

I laboratori proposti sono strutturati essenzialmente in una prima parte, la più ampia (durata 1 ora e 30 minuti circa) e articolata in più fasi, nella quale si forniscono i contenuti essenziali in relazione all’argomento e gli strumenti concettuali e di metodo necessari ad una rielaborazione da parte dei bambini/ragazzi delle informazioni assunte.
La seconda parte, più ridotta (30-45 minuti circa), mira alla rielaborazione in forma creativa dei contenuti acquisiti, attraverso l’uso della manualità, di tecniche manipolative o di altre forme espressive.

La novità del metodo utilizzato sta nel gestire questo processo di trasmissione di contenuti attraverso il gioco didattico e non tramite le consuete modalità della visita guidata o della lezione frontale. Si tratta, in verità, di una sequenza di operazioni di gioco, tra loro conseguenti e concatenate, che portano bambini e ragazzi alla scoperta diretta e “spontanea” dei contenuti che si vuole loro trasmettere: più che apprenderli li vivono, ricordandoli meglio, con piacere e più a lungo.

Questi laboratori, infatti, contemporaneamente divertono e fanno imparare. E’ importante sottolineare che questo metodo consente un approccio semplice, ma non semplificato né banalizzante, al contrario scrupolosamente scientifico, rigoroso e corretto, a temi anche assai complessi.

Le attività laboratoriali si svolgono nelle sale espositive del museo, a diretto contatto con l’opera d’arte, creando un rapporto di familiarità con la struttura museale particolarmente forte e accattivante per i ragazzi, col risultato che il museo viene vissuto attivamente, osservato e analizzato da più punti di vista, in una espressione “sentito proprio”.

Il deciso orientamento ai contenuti, la scrupolosa scientificità degli stessi e la forte strutturazione delle attività didattiche proposte, rendono questi laboratori assai diversi dai più comuni “laboratori didattici”. Li ho chiamati, perciò, “laboratori cognitivi o di apprendimento”.

 

I laboratori di apprendimento presso il Museo Cascella di Pescara


(C)2005-2008 Irene Di Ruscio